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Il libro
Qui di seguito un estratto testuale del libro (acquistabile anche on-line dal sito della casa editrice Terra-Ferma), oppure potete visualizzare alcune pagine di esempio in questo file pdf.
Educare all'Informatica i bambini dai 3 agli 8 anni.
Come può una storia insegnare l'informatica?
Qualche risposta per i genitori e gli insegnanti
Questo libro rappresenta l’incontro tra due culture: quella tecnica, in particolare l’informatica, e quella umanistica, in particolare la pedagogia. Esso, tuttavia, non è né un manuale di Informatica né di Pedagogia generale: ce ne sono molti in commercio, anche di ben fatti. Vuole essere, invece, il tentativo di mettere in luce un problema molto serio del modo di educare e di fare scuola. Sebbene, infatti, l’insegnamento dell’informatica (o la Computer Science, internazionalmente parlando) sia considerato di priorità irrinunciabile nella maggior parte dei paesi del mondo, i curricoli, ovvero l’elencazione degli argomenti e i metodi per veicolarli, non sembrano appropriati per il mondo dei bambini.
I bambini hanno bisogno di linguaggi specifici, di modelli propri, di metodi particolari di presentazione dei contenuti. E per mettere in atto ciò, occorre partire dapprincipio, ma non esclusivamente, dagli educatori. Nell’insegnamento di Informatica che Giovanni M. Bianco tiene presso il Corso di Laurea di Scienze dell’Educazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Ateneo di Verona, si è tentato di impostare un modo nuovo di trasmettere i contenuti in particolare ai bambini, ma anche agli anziani, ai soggetti diversamente abili, a chiunque gli educatori incontrino nel loro agire. La Scienza dei Computer, perché di Scienza si tratta, quando si rivolge ai bambini può essere trasmessa con un particolare occhio di riguardo alla creatività e all’immaginazione. A cominciare dal primo dei passi possibili: spiegare la scatola magica dal nome di Personal Computer. Le innovazioni nei programmi di informatica per bambini, poi, coinvolgono anche i genitori. Essi supportano l’apprendimento dei loro bambini e ragazzi a casa e la presenza di buone guide e buoni libri, che non siano dei semplici adattamenti di materiale già esistente (e spesso complesso) e che seguano un percorso pedagogico adatto, è pertanto assolutamente necessaria (vedi i riferimenti [3] e [6] in fondo al libro). Importante è anche l’interazione educativa fra insegnanti e allievi che è ancora di là da essere completamente compresa, in particolare per gli studenti affetti da disabilità. Una vera sfida: solitamente i contenuti dell’informatica per bambini con bisogni educativi speciali non sono prioritariamente considerati. Ciò allarga ulteriormente il divario tra costoro ed i bambini normo-dotati, frapponendo barriere a barriere: da quelle sociali a quelle culturali, per finire con quelle tecnologiche. La speranza è che la traduzione dei contenuti dell’informatica in racconti e immagini contribuisca ad aiutare chi si occupa di diverse abilità. Non meno importante è anche l’attenzione alla “neutralità di genere”. L’approccio deve essere, in altre parole, il medesimo per bambini e bambine, senza comunicare con modalità che possano escludere uno dei due sessi. Tale modo, soprattutto in ambito tecnico, apparirebbe imprescindibile: troppo spesso si afferma che i bambini siano più portati per le scienze mentre le bambine per le materie umanistiche. Quanto sia vera questa affermazione non sta a noi dirlo ma, sicuramente, partire considerando la neutralità di genere è assai importante. Si è quindi cercato di mettere assieme tutti questi ingredienti: attenzione al mondo dei bambini, a quello degli insegnanti, a quello dei genitori e a chi ha bisogni educativi diversi, senza presentare i contenuti solo ai maschi o solo alle femmine. Per mescolare questi ingredienti si è tenuto conto delle scrupolose ed attente valutazioni di professori stranieri ed italiani, i quali hanno manifestato un enorme interesse per la novità dell’approccio. Il libro è composto dagli 8 capitoli che seguono questa parte di premesse, ognuno dei quali si riferisce a delle particolari caratteristiche del Regno (in altre parole, del Personal Computer). Il contenuto è illustrato sottoforma di un diario di viaggio articolato in otto giorni, dove un bambino (Lorenzo), scopre via via i personaggi del Regno, accompagnato dalla Madre del Sovrano (Si Piuh). Il viaggio e l’incontro permettono di approfondire principi informatici complessi.
Primo giorno. “Nel Regno di Si Piuh: il Sovrano e i fedeli aiutanti”. Sono affrontati, sottoforma fantastica, i concetti di CPU, di scheda madre, di scheda grafica, di scheda sonora. Inoltre, sono introdotti altri componenti quali le schede di rete.
“Un Sovrano bello, forte e potente che conduca i suoi Sudditi con precisione e saggezza, con ordine e continuità. Un Sovrano che sappia incitare i più forti ma anche pazientare con i più deboli e i più piccoli, perché ogni suddito è una risorsa per il Regno”.
Secondo giorno. “Kesh, Ram, Hard, Floppi con i cugini Ci Di e Divi Di: gli archivisti”. Si introducono i concetti di gerarchia di memoria, di Cache, di RAM, del disco fisso e del floppy disk, dei CD e dei DVD. “Cos’è un Regno senza un passato e senza memoria? Senza leggende, racconti, e diari? In una parola... senza cultura? Nulla! Che gran lavoro, quindi, nel Regno occorre fare per custodirne la storia. E a ben dire, in quale posto migliore se non una biblioteca, tutto il passato si può sistemare?
E se vogliamo, a Si Piuh, il materiale recapitare un’intera gerarchia di sudditi, tutte oneste e fidate persone, è ciò che non può mancare se si vuol la confusione evitare”.
Terzo giorno. “La famiglia In Put: agenti segreti al servizio di Sua Maestà”. Si introducono i componenti che acquisiscono le informazioni in input: la tastiera, lo scanner, la telecamera, il mouse e il joystick.
“All’interno del Regno non possono certo mancare gli agenti segreti! Infiltrarsi nel mondo esterno per origliare, copiare, trascrivere e fotografare con estrema precisione è missione assai importante per conoscere il territorio circostante. E c’è una dinastia che, fra tutte, sembra la più adatta a portare a termine con tatto e riservatezza queste mansioni così ardite: è la famiglia In Put, primo tra tutti il capostipite Ki Bord”.
Quarto giorno. “L’Universo incantato del clan degli Out Put: messaggeri per il mondo esterno”. Vengono presentate le periferiche che generano informazioni:
il monitor tradizionale, il monitor LCD, le stampanti a getto di inchiostro e laser.
“All’inizio del tempi, il Regno comunicava al mondo esterno con mezzi rozzi e piuttosto inefficienti. Solo un erudito era in grado di capire il linguaggio che là veniva usato. Di tutti i clan del Regno Si Piuh fece un gran raduno finché ad uno, in particolare, egli diede titolo nobiliare. Era il clan degli Out Put ed ad esso affidò il compito di narrare al mondo intero le meraviglie del suo impero”.
Quinto giorno. “Gli strabilianti mezzi di trasporto del Regno”. Si introducono i componenti che permettono di comunicare internamente al PC: i BUS ISA ed EISA, il BUS PCI, il BUS grafico AGP; l’interfaccia AT. “Quante informazioni e quanta cultura, nascoste tra le pagine archiviate, Si Piuh e la Madre maneggiano con cura. Ma tutto questo sapere, ai fedeli Sudditi deve essere notificato, così che l’ordinario lavoro del Regno possa essere eseguito. Ottimi mezzi di trasporto sono stati inventati: sono Bus d’ultima generazione, mezzi grandi e piccini, veloci e precisi. Aperti sulla sommità, è splendido il panorama che da ciascun Bus si vedrà”.
Sesto giorno. “I collegamenti con le colonie esterne: i Bus blindati”. La connessione con le periferiche esterne al computer: la famiglia dei Bus SCSI, USB, e FireWire; i collegamenti seriali e paralleli.
“È una faccenda seria e delicata organizzare i trasporti per tutti quelli che vivono ai confini con il mondo esterno. I materiali del Regno vanno protetti e assicurati contro le insidie e i malintenzionati! Servono BUS eccezionali, robusti e speciali. Per ora ci basti sapere che rispetto ai Bus del Regno, ciò che li accomuna è la loro blindatura”.
Settimo giorno. “Net e Mo Dem: regali ambasciatori”. La comunicazione con altri computer: la rete e il modem, Ethernet e Token Ring, i diversi protocolli di connessione (V.xx, K.56, ...), ADSL.
“Certo un Regno non può rimanere isolato: un destino misero e meschino riserverebbe ad ogni suo cittadino! Comunicare, agire, cogliere al volo le regole dello scambio: ecco la ricetta per aprirsi al mondo esterno. Per queste missioni così delicate due sono gli esperti che il Sovrano ha selezionato. Net e Mo Dem, abili esploratori, nel Regno famosi come regali ambasciatori”.
Ottavo ed ultimo giorno. “Il codice segreto svelato!” Concetti di ASCII e UNICODE; concetti di BIOS e di sistema operativo. “La prima stranezza appare evidente: qual è la lingua parlata da tutta questa gente? Ciascun personaggio, via via incontrato, di certo per comunicare usa un alfabeto. Eppoi, certo il Sovrano ogni cosa conosce e di ogni cosa dispone. Ma senza saggi consiglieri con cui colloquiare, il Regno non potrebbe coordinare. Sottili conoscenze di entità divine sembrano guidare l’operato del Sovrano”.
Il libro ha diversi livelli di lettura: le figure evidenziano i principi fondamentali dei concetti e da sole bastano per veicolare elementi anche complessi; il testo lega tra loro tutti i personaggi, così come avviene nel mondo reale dell’informatica.
Tuttavia, il frutto di queste pagine rappresenta solo un tentativo: quello di fornire un nuovo modo di “educare” ai concetti informatici. Se anche solo una frase, un’analogia o una figura permetterà a chiunque, e ai bambini soprattutto, di cogliere un significato reale, allora questo tentativo avrà comunque avuto una connotazione positiva. Ciò permetterà di far continuare il progetto di questo libro con altri che potranno coprire tutti i mondi dell’affascinante universo, e per certi tratti misterioso, chiamato informatica. Per ultimo, nella sezione di approfondimento in fondo al libro, il lettore potrà trovare i principi pedagogici e scientifici utilizzati.
Disegni da colorare per i bambini, ulteriore materiale di approfondimento per insegnanti e genitori e informazioni sempre aggiornate sono reperibili in questo sito.
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